Ancora una volta, l’oro come copertura contro il rischio geopolitico potrebbe rivelarsi un bene prezioso. Con la Fed che sperimenta nuovi strumenti di politica monetaria e il deprezzamento del dollaro, ha spiegato Shah di WisdomTree, le posizioni sui future sul metallo prezioso salirebbero a 350mila posizioni net long
di Francesca Gerosa 19/01/2021 16:09
Contemporaneamente, tuttavia, si è vissuto uno shock pandemico mondiale per oltre tre quarti del 2020 e le istituzioni hanno tentato di contenere parte dei contraccolpi economici. La risposta fiscale e monetaria allo shock economico ha assunto proporzioni di portata storica. Gli Stati Uniti, ad esempio, il 28 dicembre 2020 hanno approvato un pacchetto di aiuti economici pari a 900 miliardi di dollari a sostegno dell’economia colpita dal coronavirus, che fa parte del più vasto provvedimento di spesa da 2,3mila miliardi che finanzierà l’attività del governo Usa fino a settembre 2021.
“Ciò probabilmente conterrà i rendimenti dei Treasury, mantenendoli intorno all’1% al quarto trimestre del 2021, secondo le nostre previsioni. L’inflazione potrebbe arrivare al 2,8% grazie all’aumento della domanda economica generato dai provvedimenti della Fed, mentre l’offerta resterebbe limitata a causa dei problemi della catena degli approvvigionamenti dovuti al Covid”, ha aggiunto l’esperto. “Con la Banca centrale che sperimenta nuovi strumenti di politica monetaria e il deprezzamento del dollaro statunitense, il sentiment degli investitori verso l’oro si rafforzerebbe e le posizioni sui future sul metallo prezioso salirebbero a 350mila posizioni net long. Più i rendimenti reali andranno in negativo, maggiore sarà l’attrazione che l’oro eserciterà. In questo scenario”, ha concluso Shah, “l’oro potrebbe salire a 2.340 dollari l’oncia, registrando quasi il 24% di rialzo rispetto ai livelli di dicembre 2020”, il +0,42% rispetto alla quotazione odierna a 1.837,60 dollari l’oncia (+27,3% rispetto a ieri).
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