ORO – Perché con la vittoria di Biden e l’annuncio di Pfizer continuerà a splendere

Lunedì 9 il metallo giallo è scivolato 1850 dollari ma poi è risalito. La complessità del momento suggerisce ancora protezione con questa asset class

di Lucilla Incorvati

La corsa dell’oro non si ferma. Anzi, secondo gli esperti con la vittoria di Biden l’oro, trainato dal nuovo ciclo globale di misure espansive, avrà spazio per salire. Il metallo prezioso è scambiato a 1.887,73 dollari l’oncia ma con il rally delle Borse ad inizio settimana è scivolato.

A differenza del dollaro americano che ha continuato il suo declino, a chiusura di elezioni americane l’oro aveva reagito subito con un forte balzo, raggiungendo il massimo di un mese. Gli investitori stavano scommettendo su un dollaro “low cost” per il medio-lungo termine sotto la presidenza Biden, e su una Federal Reserve accomodante. Ma lunedì 9 è successo qualcosa di imprevisto.

Un rally dovuto a troppo entusiasmo?

«Tecnicamente, siamo ancora nel canale laterale principale tra 1.850 e 2.070 dollari -spiega Carlo Alberto De Casa, capo analista, ActivTrade anche se l’oro ha messo a segno una forte discesa, crollando da 1950 verso 1.850 dollari non appena è stata diffusa la notizia legata alla scoperta del vaccino. Poi nelle ultime ore è seguita una nuova ripresa verso 1880/1890 dollari l’oncia. Di fatto i 1850 dollari paiono un solido supporto. La notizia relativa al vaccino sembra “accorciare” la durata attesa della pandemia e quindi anche gli interventi delle banche centrali».

Ma sara’ proprio cosi o c’è troppo entusiasmo? Forse l’ottimismo è stato eccessivo perché dopo poche ore l’oro ha ripreso a recuperare terreno. Secondo Carlo Alberto De Casa nelle prossime giornate si capirà se l’oro può superare definitivamente questa resistenza, continuando il suo recupero fino a raggiungere quota 2.000 dollari nel breve termine, o se sarà necessaria una pausa di consolidamento.

Le dinamiche sui mercati

Due i fattori che hanno favorito un ribasso dei metalli e commodities (denominate in dollari) e dunque fatto scivolare l’oro secondo Stefano Gianti, analista di Swissequote . Da un lato il forte rialzo delle borse, dettato sia dalla certezza dell’esito delle elezioni USA sia sul buon esito del vaccino di Pfizer e dalla notizia di una terapia anticorpale di Eli Lilly & Co. che ha già ottenuto l’autorizzazione all’uso d’emergenza negli Stati Uniti; dall’altro il rialzo del dollaro, con il dollar index passato da area 92.00 a 93.00 in poche ore.

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