ASSICURAZIONE DANNI

ANIA ha pubblicato un’interessante statistica sulla diffusione delle coperture per calamità naturali nelle famiglie e imprese negli ultimi 3 anni

A cura della Redazione Assinews
ASSINEWS 346 – novembre 2022

Per contribuire a individuare e sviluppare interventi specifici per ridurre la sottoassicurazione in particolari segmenti assicurativi, ANIA ha avviato una rilevazione statistica per valutare il grado di diffusione delle coperture per le principali calamità naturali, distintamente per le abitazioni civili e per le imprese ubicate sul territorio nazionale, relativamente agli ultimi tre anni.

La statistica ha riguardato i rischi associati alle catastrofi e calamità naturali e al rischio incendio nel suo complesso, con il dettaglio, per quest’ultimo, delle informazioni relative alla sinistrosità per i cosiddetti “grandi incendi” ossia per quegli eventi catastrofali man-made che coinvolgono contemporaneamente più unità di rischio.

Le garanzie oggetto di rilevazione sono state: terremoto, alluvione, incendio, grandi incendi e altri eventi naturali in cui confluiscono tutte le altre calamità naturali quali la grandine, il vento forte, l’eccesso di pioggia o di neve. Il monitoraggio ha riguardato il numero delle polizze, i relativi premi e i valori assicurati, oltre alla sinistrosità (importo e numero dei sinistri) per ciascuna tipologia di rischio.

Le informazioni riguardanti le abitazioni civili sono state rilevate separatamente per:

• Abitazioni individuali: tutte le abitazioni ad uso civile assicurate singolarmente attraverso polizze individuali;

• Globali fabbricati: gli edifici o porzione di edifici, destinati prevalentemente a uso abitativo, assicurati attraverso polizze “globali fabbricati”.

Le informazioni riguardanti le imprese sono state rilevate separatamente per:

• Imprese Grandi: imprese con almeno 250 dipendenti o, in alternativa, con un fatturato annuo superiore a 50 milioni;

• Imprese Medie: imprese con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249 o, in alternativa, con un fatturato annuo superiore ai 10 milioni e inferiore o uguale a 50 milioni;

• Imprese Piccole: imprese con un numero di dipendenti compreso tra 10 e 49 o, in alternativa, con un fatturato annuo superiore ai 2 milioni e inferiore o uguale a 10 milioni;

• Imprese Micro: imprese con un numero di dipendenti inferiore a 10 o, in alternativa, con un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni.

Le attività commerciali (incluse quelle delle catene commerciali) sono state ricomprese in una delle categorie di impresa precedenti in base al criterio dei dipendenti o del fatturato.

Alla rilevazione, al momento della redazione del testo, ha aderito un campione di imprese, nazionali ed estere, sufficientemente rappresentativo (oltre il 50% del totale dei premi incendio per l’anno 2021).

Per valutare la robustezza del campione e dare affidabilità ai risultati, si è effettuato un confronto tra alcuni indicatori provenienti da questa rilevazione e quelli desumibili da altre statistiche ufficiali interne o esterne ad ANIA.

In particolare, l’Associazione delle imprese ha osservato che:

• in termini di premi, l’ammontare di quelli rilevati per singola impresa è coerente con quanto riportato dalle stesse nella reportistica di vigilanza per il ramo incendio (1) , tenendo conto che nel ramo confluiscono, pur con un peso contenuto, anche dei rischi diversi da quelli oggetto della presente rilevazione (1.400 milioni i premi contabilizzati nel 2021 dal campione secondo i dati del modulo n.17 e 1.393 milioni quelli ricavabili dalla presente rilevazione);

• in termini di sinistrosità, il loss ratio complessivo, considerando tutte le garanzie rilevate per entrambe le tipologie di rischio (imprese e abitazioni) è coerente con quanto ricavabile dalla reportistica di vigilanza per il ramo incendio(2) (67% il loss ratio di generazione corrente del campione nel 2021 secondo i dati del modulo n.17 e 65% quello ricavabile dalla presente rilevazione);

• per quanto riguarda le abitazioni, i valori assicurati medi delle polizze a copertura delle singole abitazioni e di quelle a copertura dei fabbricati sono coerenti con quelli che risultavano dall’indagine ANIA sulle polizze incendio delle abitazioni civili che copre la quasi totalità del mercato assicurativo (185 mila e 1,480 milioni rispettivamente per abitazioni e fabbricati i valori assicurati medi nel 2021 secondo i dati dell’indagine ANIA sulle polizze incendio delle abitazioni civili e 207 mila e 1,451 milioni quelli ricavabili dalla presente rilevazione);

• sempre relativamente alle abitazioni, nel 2021 l’incidenza delle polizze che presentavano un’estensione alle calamità naturali (considerando sia le polizze a copertura di abitazioni singole sia quelle a copertura di fabbricati) è risultata coerente con il valore che risultava dall’indagine ANIA sulle polizze incendio delle abitazioni civili (11% l’incidenza delle polizze con estensione alle calamità naturali secondo i dati dell’indagine ANIA e 9% quella ricavabile dalla presente rilevazione). Sulla base dei dati ottenuti, ancorché campionari, è stata elaborata una prima stima dei principali indicatori tecnici per l’intero mercato. Di seguito un’anticipazione dei risultati più importanti(3) .

Imprese

La statistica ha riguardato le singole ubicazioni di rischio assicurate nell’ambito della stessa impresa. Questo comporta che, in particolar modo per le imprese grandi e medie, il numero di ubicazioni assicurate risulta superiore rispetto al numero delle imprese distinte per classi di addetti così come rilevate anche da ISTAT. Tuttavia, l’Istituto di statistica rileva anche le unità locali delle imprese attive(4) che, benché non direttamente utilizzabili per la determinazione della penetrazione assicurativa, sono quanto di più vicino al concetto di ubicazione assicurata.

Nella tavola 7 sono messe a confronto per l’anno 2021 la distribuzione, per dimensione di impresa, delle ubicazioni assicurate rilevate dalla statistica e quelle delle unità locali ISTAT.

Come si può osservare, i dati assicurativi mostrano una distribuzione sbilanciata sulle imprese grandi, medie e piccole non riscontrabile con quella dell’Istat che evidenzia invece che la quasi totalità delle unità locali sono relative a imprese micro (con meno di dieci addetti) e questo è sicuramente dovuto a una penetrazione assicurativa molto più elevata per le imprese con più di dieci addetti rispetto a quelle micro.

I valori assicurati medi sono proporzionali alla dimensione dell’impresa: si passa da quasi 5,5 milioni per le imprese grandi, a circa la metà (2,8 milioni) per le imprese medie, a 750 mila per le imprese piccole fino ad arrivare a meno di 400 mila per le imprese micro.

Altra informazione importante che è stato possibile desumere dalla rilevazione (tavola 8) è l’incidenza di quante ubicazioni assicurate presentano un’estensione alle garanzie per gli eventi naturali oltre alla garanzia incendio.

Il dato più evidente è che l’estensione agli altri eventi naturali (grandine, vento forte, eccesso di pioggia o di neve) è quasi sempre presente per tutte le tipologie di imprese, mentre l’informazione più importante è che l’estensione al terremoto e alle alluvioni viene stipulata da quasi la totalità delle imprese grandi, da circa i due terzi delle imprese medie, un terzo di quelle piccole e una percentuale molto trascurabile per le imprese micro (8% per il terremoto e solo il 3% per le alluvioni).

Nella tavola 9 sono riportati, sempre per l’anno 2021, il rapporto tra l’importo dei sinistri(4) con seguito (comprensivo dei sinistri tardivi denunciati) osservato a tutto il mese di aprile 2022 e i premi di competenza dell’anno. L’estensione al terremoto presenta un loss ratio complessivo prossimo allo zero e questo è compatibile con i tempi di ritorno che presenta questo tipo di rischio catastrofale, caratterizzato da periodi più o meno lunghi di assenza di sinistri, ma con intensità di danno elevatissime in caso di evento.

L’estensione alle alluvioni presente un loss ratio medio del 50,6%, con valori compresi tra 15% delle imprese piccole e il 66% delle imprese grandi, che sono poi, come visto, anche quelle più assicurate.

Valori molto elevati si rilevano invece per l’estensione agli altri eventi naturali, che come già osservato, è quasi sempre sottoscritta da tutte le imprese che si assicurano per l’incendio; i valori passano dal 94% delle imprese micro fino ad arrivare a oltre il 200% per le imprese grandi.

La garanzia di base a copertura dell’incendio presenta invece, a livello complessivo, un loss ratio pari a circa il 68% e valori analoghi si riscontrano per il totale di tutte le garanzie. Tenendo conto che le spese di gestione per questo ramo costituiscono quasi il 35% dei premi, si arriva a un combined ratio (somma dei due indicatori) superiore al 100% evidenziando risultati negativi per questo tipo di business (nonostante la garanzia terremoto nel 2021 non abbia registrato sinistri importanti).

Abitazioni

Per quanto riguarda le abitazioni, si commentano qui solamente i risultati relativi al loss ratio per l’anno 2021, dal momento che informazioni più approfondite riguardanti i rischi possono essere desunte dall’indagine ANIA relativa alle abitazioni civili ad uso abitativo. Anche per le abitazioni (tavola 10), l’estensione al terremoto presenta un loss ratio complessivo molto contenuto (l’1,1%) e questo per le motivazioni già precedentemente illustrate.

L’estensione alle alluvioni evidenzia un loss ratio medio del 94%, con un valore ampiamente superiore al 100% per le abitazioni singole mentre non supera il 28% per i fabbricati. Un valore pari all’82,9% si registra per l’estensione agli altri eventi naturali delle abitazioni, più limitato e pari al 56% il loss ratio per i fabbricati. Se per le estensioni ai diversi eventi naturali sono sempre le abitazioni a mostrare un andamento peggiore, per quanto riguarda la garanzia base a copertura dell’incendio si registra invece l’andamento opposto: a livello complessivo il loss ratio è risultato pari al 58,5% con i fabbricati che si attestano ad un valore superiore al 72% mentre le abitazioni si fermano a meno del 50%. Mettendo insieme tutte le estensioni con la garanzia base si ottiene mediamente un loss ratio di poco superiore al 60%.

 

 

 

 


1 Si fa riferimento ai premi contabilizzati voce n.3 reperibili dal modulo n.17 del ramo incendio della reportistica di vigilanza IVASS.
2 Si fa riferimento al rapporto tra l’importo dei sinistri dell’esercizio voce n. 10 e i premi contabilizzati voce n. 3 reperibili dal modulo n.17 del ramo incendio della reportistica
di vigilanza IVASS. (10) Si precisa che i risultati qui presentati sono oggetto di revisione quando ulteriori imprese di assicurazione si aggiungeranno alla rilevazione associativa.
3 Per unità locali si intendono impianti operativi o amministrativi e gestionali (laboratorio, officina, stabilimento, magazzino, deposito, ufficio, negozio, filiale, agenzia) ubicati
in luoghi diversi da quello della sede legale, nei quali si esercitano stabilmente una o più attività specifiche tra quelle dell’impresa. L’impresa plurilocalizzata, pertanto, è un’impresa che svolge le proprie attività in più luoghi, ciascuno dei quali costituisce un’unità locale.
4 Sono gli importi pagati e/o riservati dei sinistri e comprendono, oltre alla somma per la liquidazione del danno all’assicurato, unicamente le spese corrisposte al legale di controparte e le spese di giudizio (non sono incluse quindi le cosiddette spese ULAE). In presenza di franchigia, l’importo dei sinistri è stato considerato al netto della franchigia stessa.

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