Salvatore Dimaggio – Ottobre 2021

Le banche centrali di tutto il mondo, a cominciare dalla Federal Reserve americana, in questi anni hanno portato avanti una politica assai particolare. Hanno iniettato enormi quantità di denaro per sostenere una crescita smodata delle borse. Ogni qualvolta hanno tentato di ridurre i sussidi erogati alle borse in forma di quantitative easing, i mercati hanno cominciato a fare le bizze ed a minacciare crolli. La volatilità si è impennata, il Vix è schizzato alle stelle e così puntualmente la Federal Reserve è tornata sui suoi passi ed ha rinunciato a smettere di sostenere Le borse. Tassi bassissimi e quantitative easing sono stati il ritornello di questi anni. Poi è arrivato il covid e queste politiche ultra espansive al posto che ridursi ovviamente sono state ulteriormente incrementate perché i mercati non non potevano essere lasciati in balia di un crollo che si annunciava inevitabile. Oggi tutta questa benevolenza nei confronti delle borse ha portato uno scenario di notevole inflazione.

Minimizzano ma acquistano oro

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