Riduzione dello spread e Recovery Fund i fattori chiave per scegliere i titoli su cui puntare con il nuovo corso politico in arrivo. Per le Sim il programma dell’ex Bce sarà orientato agli investimenti strutturali ma con attenzione ai conti
Dai dossier di Autostrade e della rete unica di banda larga che potrebbero sbloccarsi ai titoli più sensibili allo spread e agli investimenti del Recovery Fund: i broker giocano in Borsa la carta Draghi provando a capire quali titoli di Piazza Affari potrebbero trarre beneficio nel breve e nel medio termine da un Governo italiano guidato dall’ex presidente della Bce. “Con Draghi al Governo gli investitori esteri torneranno a investire sul mercato italiano” sottolinea il responsabile di una sala operativa pronosticando la reazione dei grandi investitori all’annuncio del mandato a Draghi per formare un nuovo esecutivo dopo il fallimento delle trattative per il Conte-ter.
Spread in discesa e Recovery Fund: due fattori chiave
“La credibilità di Draghi a livello internazionale potrebbe spostare flussi di capitale sull`Italia, quindi in una prima fase suggeriamo di puntare su titoli liquidi (quindi ci siamo concentrati sull`indice FtseMib) che traggono vantaggio dalla riduzione dello spread, dall`implementazione degli investimenti legati al Recovery Fund e/o dalla riduzione dello `sconto Italia`” suggeriscono gli analisti di Equita Sim secondo cui i titoli più indicati per “giocarsi” il nuovo scenario politico sono Buzzi Unicem (materiali per le costruzioni), le banche Intesa Sanpaolo e Mediobanca, un gestore come Banca Mediolanum e anche la neonata Stellantis nel settore auto. I fondi straordinari da utilizzare per la ripresa in accordo con l’Unione europea sono uno dei fattori chiave del nuovo corso: “Il nuovo Governo – continuano da Equita sim – dovrebbe innanzitutto operare per un efficace e tempestivo utilizzo dei fondi del Recovery Fund e impostare alcune riforme strutturali per accelerare la traiettoria di crescita dell`economia”
I dossier Aspi e rete unica
Per Banca Akros, i titoli che saranno probabilmente “vincenti” in questo scenario comprendono anche le società su cui si attende un’accelerazione per i dossier delicati: Autostrade per l’Italia e rete unica di banda larga su tutti. Per questo il broker, nei suoi 14 titoli preferiti con Draghi al Governo, segnalano Atlantia e Tim. Un altro dossier da sbloccare, anche se qui il ruolo di Palazzo Chigi è meno diretto, è la disputa Mediaset-Vivendi e quindi anche il titolo del Biscione potrebbe trarre benefici dal cambio di Governo. La preferenza per i titoli liquidi fa mettere in graduatoria anche in questo caso Intesa Sanpaolo e Mediobanca tra le banche. Grande attenzione anche sul fronte del risparmio gestito con Anima, Azimut e Banca Mediolanum ma anche Poste Italiane. Ci sono poi, nella lista di Akros, i titoli sensibili alla stabilità di Governo e alle oscillazioni dello spread, come Leonardo, e altri sotto i riflettori per le scelte che il nuovo esecutivo potrebbe fare in tema di infrastrutture (WeBuild) e lavoro (Openjob Metis). Tra i preferiti anche Cattolica e Inwit.
Atteso un programma orientato a investimenti
Con Draghi l’Italia fa “All-in” mettendo sul piatto, e a capo del Governo, la “migliore persona possibile”: se Draghi riuscirà a dar vita a un Governo, “darà un contributo massiccio per dimostrare che è possibile fare politica con una certa sanità mentale e questo avrà auspicabilmente conseguenze di lungo termine molto positive sulla situazione politica rendendo l’Italia un “Paese normale”. Se invece il progetto non riuscirà, “andremo a votare e preferiamo non pensare alle conseguenze”. Usa una espressione da pokerista Gianluca Codagnone, co-head of sales della società di investimento spagnola Bestinver per indicare la situazione italiana dopo il mandato del Presidente della Repubblica Mattarella all’ex numero uno della Bce Mario Draghi per tentare di formare un nuovo Governo.
“Ci aspettiamo che il programma di Draghi sia pro-Europa e orientato agli investimenti”, aggiunge Codagnone.
Intanto Piazza Affari, e il mercato dei titoli di Stato, hanno dato credito alle future mosse di Draghi con una reazione molto positiva. “L’accoglienza dei mercati è stata buona, ma non stanno ancora prezzando pienamente la svolta perché bisognerà vedere la reazione dei vari partiti – aggiunge Vincenzo Longo strategist di IG – Draghi è una personalità di altissimo livello e da lui i mercati si aspettano una svolta per fare le riforme strutturali e fiscali avviando un processo di crescita che tenga comunque l’attenzione sulla stabilità dei conti”.
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