Spesa sanitaria in rapporto al Pil fra i più bassi d’Europa, asimmetria informativa, mancanza di riforme organiche e livelli di prestazioni eterogenee fra le regioni italiane, problemi di accesso alle cure, lunghe liste d’attesa, incremento delle prestazioni sanitarie effettuate in regime di intramoenia, livello di reddito fra i più bassi d’Europa per i medici che operano nel Servizio Sanitario Nazionale: queste solo alcune delle criticità che ogni giorno sentiamo con riferimento al nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Ma siamo veramente disposti a rinunciare alla sanità pubblica? Se non ci fosse più il Sistema Sanitario Nazionale, saremmo in grado di coprire le spese mediche? Anaao Assomed – sindacato di medici e dirigenti sanitari italiani – lo scorso mese di giugno ha condotto una ricerca in tal senso, rilevando i seguenti costi medi delle prestazioni sanitarie (le tariffe sotto riportate sono tuttavia variabili a seconda dell’età, sesso, e singoli esami previsti) qualora queste ultime vegano effettuate privatamente:

Ricovero: da 422 a 1.278 euro al giorno, a seconda della complessità dello stesso, cui occorrerà aggiungere:

  • € 1.200/ora per la sala operatoria
  • € 600/giorno per la degenza in un reparto chirurgico
  • € 400/giorno per la degenza in un reparto di medicina
  • € 165/giorno per ricovero ordinario post acuzie

 

Un intervento di colecistectomia costerebbe circa da 3.300 euro (laparoscopica semplice) a 4.000 euro (laparoscopica complessa), cui dovrà aggiungersi l’onorario del chirurgo stimato fra i 3.000 e i 10.000 euro.

Ingenti anche le spese per gli esami di prevenzione, per un check up cardiologico si stima infatti un costo medio di:

  • 775 euro (con mammografia) per una donna di età superiore a 40 anni;
  • 694 euro (con mammografia) per una donna di età inferiore a 40 anni;
  • 395 euro per un uomo di età superiore a 40 anni;
  • 345 euro per un uomo di età inferiore a 40 anni.

 

Risulta evidente come il sostenimento di tali costi aggraverebbe – e non di poco – il bilancio di molte famiglie italiane, con tutte le conseguenze economiche e sociali del caso. Risulta quindi più che mai fondamentale auspicare a una revisione del nostro Sistema Sanitario Nazionale al fine di eliminare le attuali inefficienze e garantire a tutti il diritto alla salute, indipendentemente dal livello di reddito dei singoli individui.

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